Acqua Diritto di Tutti

Comitato Civico per la tutela del diritto idrico
a Roma e nel Lazio

STATUTO DEL COMITATO CIVICO
“ACQUA DIRITTO DI TUTTI”

Art. 1 – Denominazione e natura

Il Comitato Civico “Acqua Diritto di Tutti” è una libera organizzazione di cittadini, indipendente, apartitica e senza fini di lucro, che opera per la tutela del diritto universale all’acqua e per la corretta gestione del servizio idrico, attraverso un piano di azioni determinato, condiviso e ispirato alla legalità.

Art. 2 – Sede

La sede legale e operativa del Comitato è fissata in Via Goito, 46 – 00185 Roma (RM).

La sede legale, nell’ambito del medesimo ambito comunale, può essere trasferita con semplice delibera dell’Assemblea, senza necessità di modifica statutaria.

Art. 3 – Durata

Il Comitato ha durata triennale a decorrere dalla data di costituzione.

L’Assemblea può deliberarne la proroga o lo scioglimento anticipato qualora ritenga conseguiti gli obiettivi prefissati o venute meno le condizioni per proseguire l’attività, con delibera all’unanimità.

Art. 4 – Finalità generali

Il Comitato si propone di perseguire finalità civiche e sociali volte alla tutela del diritto all’acqua come bene comune, garantito a tutti i cittadini nel rispetto dei principi di uguaglianza, efficienza e sostenibilità.

In particolare, il Comitato intende:

  • Tutelare i diritti degli utenti del servizio idrico integrato nel territorio di Roma Capitale e del Lazio, con attenzione specifica agli ambiti di competenza della Pubblica Amministrazione Centrale (PAC) e Locale (PAL).
  • Promuovere azioni di reclamo, conciliazione e monitoraggio nei confronti dei gestori del servizio idrico e delle autorità di regolazione e controllo, tra cui ARERA, il Garante del Servizio Idrico Integrato, le Autorità d’Ambito e gli enti locali.
  • Favorire la partecipazione dei cittadini, dei comitati territoriali e delle comunità condominiali ai processi decisionali che riguardano la gestione pubblica dell’acqua e le politiche ambientali connesse.
  • Promuovere campagne di sensibilizzazione sul risparmio idrico, la sostenibilità ambientale e l’efficienza energetica dei sistemi di distribuzione e pompaggio.
  • Collaborare con enti pubblici, associazioni di tutela dei consumatori, organizzazioni civiche, università e centri di ricerca per sviluppare proposte normative, tecniche e organizzative volte a migliorare la qualità del servizio idrico.
  • Rafforzare il dialogo con le istituzioni competenti per la definizione di standard minimi di continuità, pressione e qualità dell’acqua, nel rispetto delle normative nazionali ed europee.
  • Garantire trasparenza, indipendenza e legalità in tutte le attività del Comitato, operando in modo documentato, verificabile e conforme alle leggi vigenti.

Art. 5 – Obiettivi

Per il perseguimento delle proprie finalità, il Comitato si propone di:

  • Ottenere dal gestore del servizio idrico di Roma (ACEA ATO2) interventi strutturali sulla rete di distribuzione che garantiscano a tutti i cittadini della Capitale il diritto all’acqua, nel rispetto degli standard di continuità, pressione e qualità del servizio stabiliti dalla normativa italiana ed europea vigente, anche in coerenza al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 13 ottobre 2016, alla Direttiva (UE) 2020/2184 sulla qualità delle acque destinate al consumo umano, alle delibere ARERA in materia di qualità tecnica e contrattuale del servizio idrico integrato.
  • Richiedere alle autorità competenti – ad esempio e non esaustivo, ARERA, il Garante del Servizio Idrico Integrato, la Regione Lazio, il Comune di Roma e le Autorità d’Ambito – di esercitare pienamente le proprie funzioni di vigilanza e controllo per assicurare l’effettiva tutela del diritto all’acqua.
  • Raccogliere, documentare e diffondere dati, prove e testimonianze sul fenomeno diffuso del disservizio idrico, con particolare riferimento alle zone e ai quartieri di Roma soggetti a riduzioni di pressione, interruzioni o carenze qualitative.
  • Promuovere azioni di reclamo collettivo, conciliazione e tutela amministrativa o giudiziaria, anche in collaborazione con associazioni di consumatori e studi tecnici, per ottenere indennizzi e risarcimenti dovuti ai cittadini che abbiano subito disservizi.
  • Richiedere la definizione e la pubblicazione di un piano trasparente di investimenti infrastrutturali e di manutenzione da parte del gestore e delle istituzioni competenti.
  • Elaborare e proporre soluzioni tecniche e organizzative, anche basate su studi energetici e idraulici, volte a migliorare l’efficienza della rete e ridurre gli sprechi.
  • Vedere riconosciuti ai cittadini di Roma che abbiano subito disservizi nella fornitura idrica e che di conseguenza abbiano sopportato ingiusti oneri economici, gli indennizzi e i risarcimenti dovuti ai sensi delle normative vigenti, promuovendo iniziative atte a far valere i relativi diritti individuali e collettivi.

Art. 6 – Adesione al Comitato

Possono aderire al Comitato cittadini, condomìni, enti e associazioni che ne condividono le finalità e dichiarano di non avere conflitti di interesse con le sue attività.

L’adesione è gratuita, senza scadenza, salvo rinuncia volontaria o revoca motivata da parte dell’Assemblea.

L’ammissione avviene mediante richiesta scritta contenente:

  • accettazione del presente Statuto;
  • dichiarazione di assenza di conflitti di interesse;
  • impegno al rispetto dei principi di trasparenza, collaborazione e legalità.

L’ammissione dei nuovi membri operativi è deliberata all’unanimità dai membri operativi in carica.

I membri del Comitato si distinguono in:

  • Membri operativi
    Sono membri operativi coloro che partecipano attivamente alle attività e alle deliberazioni del Comitato, con diritto di voto e possibilità di ricoprire incarichi funzionali e tecnici.
    Diventa membro operativo chi, condividendo le finalità e i principi del Comitato, partecipa in modo continuativo alle sue iniziative ed è ammesso con delibera dell’Assemblea.
  • Sostenitori
    Sono persone, enti o condomìni che condividono le finalità del Comitato e ne sostengono le attività in forma volontaria.
    Non fanno parte degli organi deliberanti e non hanno diritto di voto, ma possono collaborare alle iniziative, fornire contributi o partecipare a eventi e campagne.

L’Assemblea può deliberare, con la maggioranza dei due terzi, la revoca della qualifica di membro in caso di:

  • inattività prolungata o mancata partecipazione alle attività del Comitato;
  • conflitto di interesse con le finalità o le iniziative del Comitato;
  • comportamenti contrari al presente Statuto o uso improprio del nome, dell’immagine o dei documenti del Comitato.

Tutti i membri operano in forma volontaria, personale e gratuita, senza vincolo di subordinazione.

Ogni variazione o revoca della qualifica di membro è comunicata per iscritto e annotata nel registro interno, nel rispetto della privacy.

Art. 7 – Diritti e doveri dei membri del Comitato

Tutti i membri del Comitato sono tenuti a rispettare il presente Statuto, le deliberazioni dell’Assemblea e i principi di trasparenza, correttezza e collaborazione.

Ogni membro ha diritto di:

  • proporre iniziative e progetti coerenti con le finalità del Comitato;
  • contribuire alle attività con idee, tempo e competenze;
  • partecipare alle riunioni con diritto di parola;
  • accedere ai documenti e ai rendiconti ufficialmente approvati dall’Assemblea.

I membri operativi, inoltre, hanno diritto di:

  • partecipare alle deliberazioni con diritto di voto;
  • essere eletti o incaricati di funzioni di coordinamento, rappresentanza o gestione.

Tutti i membri si impegnano a:

  • operare con correttezza, indipendenza e spirito civico;
  • rispettare le leggi e tutelare l’immagine e l’integrità del Comitato;
  • mantenere la riservatezza sulle informazioni riservate o sensibili;
  • evitare conflitti di interesse e agire nell’interesse collettivo.

Tutte le attività svolte dai membri sono volontarie e gratuite. Possono essere rimborsate solo spese documentate e deliberate dall’Assemblea.

Ogni membro è personalmente responsabile dei propri atti e comportamenti. Eventuali responsabilità civili o penali derivanti da azioni individuali non ricadono sugli altri membri.

L’Assemblea, con votazione di maggioranza dei due terzi dei membri, può deliberare richiami formali, sospensioni temporanee o decadenza dalla qualità di membro in caso di comportamenti contrari ai principi del Comitato o al presente Statuto.

Art. 8 – Organi del Comitato

Gli organi del Comitato Civico “Acqua Diritto di Tutti” garantiscono la partecipazione, la rappresentanza e la trasparenza delle attività.

Operano in modo collegiale, gratuito e indipendente, secondo principi di legalità e responsabilità condivisa.

Ogni organo agisce nei limiti delle deliberazioni dell’Assemblea dei Membri, che è l’organo di indirizzo e controllo.

Sono organi del Comitato:

  • l’Assemblea dei Membri;
  • il Coordinatore;
  • il Portavoce;
  • il Segretario;
  • il Tesoriere.

Tutti gli incarichi sono elettivi, gratuiti e la loro durata coincide con la scadenza dell’anno solare al 31 dicembre di ogni anno, con possibilità di rinnovo. In caso di dimissioni o impedimento, l’Assemblea provvede alla sostituzione nella prima riunione utile.

Gli organi possono riunirsi anche in modalità telematica, purché sia garantita l’identificazione dei partecipanti e la tracciabilità delle decisioni. Le deliberazioni sono verbalizzate e messe a disposizione di tutti i membri.

Gli incarichi negli organi del Comitato non costituiscono rapporto di lavoro e non danno diritto ad alcun compenso, salvo il rimborso di spese documentate e approvate dall’Assemblea.

Art. 9 – L’Assemblea dei Membri del Comitato

L’Assemblea è l’organo sovrano del Comitato. Definisce gli indirizzi generali, approva le attività e delibera su tutte le questioni di interesse comune.

È composta dai membri operativi, inclusi i fondatori, e può ampliarsi con l’ingresso di nuovi membri deliberato all’unanimità.

Si riunisce almeno ogni due mesi su convocazione del Coordinatore o su richiesta di un numero di membri che rappresenti almeno il 10% dei partecipanti e comunque non meno di due membri dell’Assemblea.

L’Assemblea:

  • approva le linee strategiche e i programmi di attività;
  • valuta le proposte dei sostenitori;
  • nomina e revoca le cariche del Comitato;
  • delibera sulle adesioni e sulle revoche dei membri;
  • approva annualmente il rendiconto di cassa e la relazione sulle attività;
  • autorizza la firma di atti, accordi o comunicazioni ufficiali.

L’Assemblea è validamente costituita qualora partecipino alle riunioni almeno la maggioranza dei membri e delibera in via ordinaria con votazioni a maggioranza semplice dei partecipanti.

Le deliberazioni sono approvate a maggioranza semplice dei presenti; in caso di parità prevale il voto del Coordinatore. Le decisioni straordinarie, comprese modifiche statutarie, richiedono la maggioranza dei due terzi dei componenti.

I verbali approvati costituiscono documenti consolidati e sono consultabili da tutti i membri.

Art. 10 – Il Coordinatore

Il Coordinatore attua le deliberazioni dell’Assemblea, coordina le attività e rappresenta il Comitato nei rapporti operativi con enti, istituzioni e media, nei limiti delle decisioni assembleari.

Convoca e presiede l’Assemblea, predispone l’ordine del giorno e garantisce l’esecuzione delle decisioni. Può firmare atti e comunicazioni ufficiali previa autorizzazione dell’Assemblea.

In caso di assenza o impedimento, delega temporaneamente le proprie funzioni a un altro membro dell’Assemblea; in mancanza di delega, le assume il Portavoce.

Il Coordinatore è eletto annualmente dall’Assemblea, è rinnovabile e può essere revocato con decisione motivata e maggioranza dei due terzi.

Il Coordinatore agisce su mandato assembleare e non assume responsabilità personali per gli atti deliberati dall’Assemblea.

Art. 11 – Il Portavoce

Il Portavoce rappresenta il Comitato all’esterno e cura i rapporti con media, istituzioni, gestori e associazioni, assicurando coerenza comunicativa con le deliberazioni dell’Assemblea.

Collabora con il Coordinatore nella pianificazione delle comunicazioni ufficiali e nella gestione delle relazioni esterne.

Può intervenire in incontri o tavoli istituzionali su mandato del Coordinatore o dell’Assemblea, riferendo poi sull’esito.

In caso di assenza del Coordinatore, assume temporaneamente le funzioni urgenti fino alla successiva riunione dell’Assemblea.

Il Portavoce è eletto annualmente dall’Assemblea tra i membri operativi, è rinnovabile e revocabile con decisione motivata della stessa Assemblea.

Art. 12 – Il Segretario

Il Segretario gestisce la documentazione, i verbali e le comunicazioni ufficiali del Comitato. Garantisce trasparenza e tracciabilità delle decisioni.

Cura i registri dei membri e dei sostenitori e assicura la conservazione dei documenti consolidati.

Collabora con il Coordinatore e il Tesoriere per la corretta gestione amministrativa. Può delegare temporaneamente funzioni operative, restando responsabile della loro esecuzione.

È eletto annualmente dall’Assemblea, rinnovabile e revocabile secondo le stesse modalità delle altre cariche.

Art. 13 – Il Tesoriere

Il Tesoriere gestisce le risorse economiche del Comitato nel rispetto delle deliberazioni dell’Assemblea e delle normative sulla trasparenza.

Cura la cassa e, se deliberato, la gestione di un conto intestato al Comitato, con firma congiunta con il Coordinatore. Ogni movimento deve essere autorizzato dall’Assemblea.

Presenta annualmente all’Assemblea un rendiconto di cassa accompagnato da una breve relazione di sintesi.

Collabora con il Segretario per l’archiviazione dei documenti amministrativi e contabili.

È eletto annualmente, rinnovabile e revocabile con le stesse modalità previste per le altre cariche.

Art. 14 – Risorse economiche

Il Comitato gestisce risorse economiche solo nella misura necessaria a realizzare le proprie attività e finalità civiche.

Le entrate possono provenire da:

  • contributi volontari dei membri e dei sostenitori;
  • donazioni o erogazioni liberali di persone fisiche, enti o associazioni;
  • attività di autofinanziamento e raccolte fondi svolte nel rispetto delle norme vigenti;
  • eventuali contributi pubblici o privati compatibili con l’autonomia del Comitato.

Ogni entrata o spesa è deliberata dall’Assemblea o, in caso di urgenza, ratificata nella prima riunione utile.

Il Tesoriere gestisce le risorse economiche, tiene la contabilità e presenta annualmente all’Assemblea il rendiconto di cassa, approvato con delibera.

Il Comitato può disporre di un conto corrente intestato, gestito con firma congiunta del Tesoriere e del Coordinatore, secondo le deliberazioni dell’Assemblea.

È vietata la distribuzione di utili o compensi ai membri o ai sostenitori. Possono essere riconosciuti solo compensi deliberati per prestazioni tecniche o professionali strettamente connesse alle finalità del Comitato.

In caso di scioglimento, le eventuali risorse residue saranno destinate ad attività di utilità sociale, secondo deliberazione dell’Assemblea.

Tutti i rendiconti e i movimenti economici sono accessibili ai membri, nel rispetto dei principi di trasparenza e tracciabilità.

Art. 15 – Trasparenza e privacy

Il Comitato assicura la trasparenza di tutte le proprie attività e il rispetto della normativa sulla protezione dei dati personali (Regolamento UE 2016/679 – GDPR e leggi nazionali vigenti). I dati sono trattati in modo lecito, corretto e limitato alle finalità istituzionali del Comitato.

Ogni anno il Comitato pubblica, entro il 30 giugno, una relazione sulle attività svolte, un rendiconto di cassa e un elenco di eventuali contributi o finanziamenti ricevuti da enti pubblici, organizzazioni, associazioni, partiti, aziende o professionisti. Questi documenti sono resi disponibili sul sito web o su altri canali ufficiali del Comitato.

Tutti i membri e i sostenitori sono tenuti a rispettare la riservatezza dei dati e delle informazioni di cui vengono a conoscenza nell’ambito delle attività del Comitato.

Art. 16 – Scioglimento

Lo scioglimento del Comitato può essere deliberato dall’Assemblea dei Membri all’unanimità.

La proposta di scioglimento deve essere motivata e comunicata a tutti i membri almeno quindici giorni prima della riunione convocata per deliberarla.

In caso di scioglimento, l’Assemblea nomina uno o più liquidatori, preferibilmente tra i propri membri, incaricati di chiudere le attività e definire i rapporti pendenti.

Le eventuali risorse residue, dopo aver estinto obbligazioni e debiti, saranno destinate a fini di utilità sociale, in coerenza con le finalità del presente Statuto.

Della deliberazione di scioglimento e delle operazioni di chiusura è redatto verbale ufficiale, conservato agli atti e pubblicato sui canali ufficiali del Comitato per garantire trasparenza verso i cittadini e i sostenitori.

Art. 17 – Norme finali

Per quanto non previsto dal presente Statuto, si applicano – in quanto compatibili – le disposizioni del Codice Civile e le norme vigenti in materia di comitati, associazioni e organizzazioni civiche.

Le modifiche allo Statuto sono deliberate dall’Assemblea dei Membri con la maggioranza dei due terzi dei componenti.

Entrano in vigore il giorno successivo alla loro approvazione, salvo diversa deliberazione dell’Assemblea.

Tutte le deliberazioni e le attività del Comitato devono ispirarsi ai principi di trasparenza, legalità, correttezza, imparzialità e tutela dell’interesse collettivo.

Il presente Statuto entra in vigore dalla data della sua approvazione da parte dell’Assemblea e resta valido fino a eventuale modifica o scioglimento del Comitato.

Roma, 25/10/2025

Firme

  • Loredana Pignotti – PGNLDN65C66H501W
  • Delfino Graziano – GRZDFN63D27H501S
  • Roberto Mistura – MSTRRT66B16H401V
  • Marta Vincenzi – VNCMRT83S62H501C
  • Maria Grazia D’Ascanio – DSCMGR70E49A515W